5 passi verso un udito migliore
1° passo: ammettere che si ha un problema di udito permanente.
Una volta che è stato accertato da un professionista un problema di udito permanente, ha due scelte: negare la realtà oppure accettarla.
E’ normale per molte persone attraversare un periodo di rifiuto. Ciò che è triste è che la maggior parte di esse aspettano dai 5 ai 7 anni prima di risolvere il loro problema di udito. Durante questo periodo di rifiuto il pensiero tipico è:
- sento bene, solo che le persone spesso parlano male, farfugliano, oggi nessuno più parla chiaramente;
- ho problemi di udito in ambienti molto rumorosi, eviterò questi posti, così il mio problema è risolto;
- posso ancora farcela, devo solo concentrarmi un po’ di più;
- non è ancora così grave da dover ricorrere a degli apparecchi acustici;
- se il mio udito dovesse peggiorare, allora prenderò in considerazione la soluzione di indossare dei dispositivi.
Il fatto è che non è possibile nascondere la propria ipoacusia, i sintomi sono più evidenti di qualsiasi apparecchio acustico; i parenti, gli amici e i colleghi già sanno del suo problema, può rifiutare l’idea, ma sta prendendo in giro solo sé stesso. Se continua a nascondersi, entrerà in un circolo sociale vizioso e le conseguenze più comuni saranno:
- rinunciare alle proprie attività preferite, piuttosto che imbarazzarsi del suo problema di udito
- evitare tutte le situazioni che potrebbero risultare problematiche
- perderà la sicurezza in sé stesso e inconsapevolmente farà pesare su i suoi cari il suo problema di udito
- diventerà vittima della sua decisione.
Quindi il primo passo da compiere per risolvere il suo problema comunicativo è quello di ammettere a sé stessi e ai propri cari che:
- ha un problema di udito irreversibile;
- il suo problema di udito sta deteriorando la sua qualità della vita
- l’unica scelta positiva che ha sono gli apparecchi acustici.
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