E’ il momento di agire: scegliere di sentire
Molto spesso prima di provare gli apparecchi acustici si pensa di riacquistare l’udito naturale, forse anche lei si chiederà se riuscirà a sentire come una volta e cosa può aspettarsi da un apparecchio acustico.
Il 4° passo verso un udito migliore è scegliere di mettere questi ausili, avendo però delle aspettative realistiche: gli apparecchi acustici non possono restituire l’udito ‘normale’, ma compensano la perdita uditiva.
Utilizzare gli apparecchi acustici è il miglior modo che ha per affrontare l’ipoacusia e sentire meglio, perché essi sono strumenti in grado di rendere l’ascolto più facile e confortevole.
Dovrà quindi attendersi di sentire più chiaramente la maggior parte dei suoni e di capire meglio il parlato. Anche un piccolo miglioramento della sua capacità uditiva garantirà una buona qualità della sua vita che sarebbe sicuramente limitata in assenza di questi ausili.

Gli elementi degli apparecchi acustici svolgono funzioni bene precise.
Oggi con il progresso tecnologico anche gli apparecchi acustici hanno compiuto enormi progressi nelle funzioni e nel design. Essi sono progettati per offrire il massimo comfort e rendere partecipe il fruitore del mondo che lo circonda.
Sono diversi i tipi di apparecchi acustici, le opzioni e le soluzioni adatte al suo caso le saranno illustrate dal tecnico audioprotesista. Non a caso uno dei ruoli fondamentali dell’audioprotesista è valutare lo stile di vita dei pazienti per poter capire quale soluzione acustica è più indicata e come personalizzarla. Questo momento sarà molto importante per lei perché, sulla base delle sue esigenze, l’audioprotesista le proporrà l’apparecchio acustico più adatto.
Come funzionano gli apparecchi acustici? E’ bene sapere che essi non sono semplici amplificatori che aumentano la forza del suono. Gli elementi degli apparecchi acustici svolgono funzioni ben precise:
- Microfono: raccoglie il suono;
- Circuito elettronico: elabora e potenzia il segnale;
- Ricevitore: riceve il segnale inviandolo all’orecchio interno. In quel momento il cervello comprende il suono.
Quando indosserà gli apparecchi acustici all’inizio sentirà i suoni in modo ‘metallico’, si tratta dei suoni deboli alle alte frequenze che prima non sentiva e che ora è in grado di sentire. Pian piano il suo cervello si riabituerà a questi suoni grazie anche alle regolazioni elettroniche che farà con l’audioprotesista nel corso delle prime settimane.
A quel punto sarà pronto per il 5° passo, quello che giorno per giorno la condurrà verso un udito migliore.