La mossa vincente per sentire meglio
2° passo verso un udito migliore: prendere la decisione di chiedere aiuto con un atteggiamento positivo.
Nell’articolo precedente ho sottolineato quanto sia importante ammettere di avere un calo uditivo senza ricorrere a scuse. Infatti non potrebbe esserci aiuto per un problema di udito se prima non lo si ammette.
Detto questo il 2° passo verso un udito migliore è chiedere aiuto ad un professionista con un atteggiamento positivo.
Non è l’acquisto degli apparecchi che le darà un udito migliore, ma il desiderio di voler ricevere un valido supporto da un dispositivo che le permetterà di migliorare la qualità di vita e di comunicazione.

La parola chiave è dunque motivazione in un percorso che prevede:
- Atteggiamento positivo.
- Volontà di imparare.
- Impegno, anche a non arrendersi.
- Tempo passato a fare pratica e ad utilizzare gli apparecchi acustici.
- Pazienza mentre il cervello si risintonizza ai suoni e ai rumori.
Gli apparecchi acustici non le daranno una soddisfazione immediata, non sono come gli occhiali che donano una visione chiara semplicemente indossandoli. Dovrà abituarsi a sentire il linguaggio verbale e i rumori ambientali in maniera nuova. Come? Attraverso la corretta valutazione dell’audioprotesista e l’impegno da parte sua nelle procedure riabilitative.
Probabilmente gli apparecchi acustici sono simili ai pattini: acquistarli è il punto di partenza, avere un buon allenatore che sa come insegnare a pattinare è il secondo passo, ma quello più importante è l’impegno, il tempo e la costanza dell’allievo.
Dopo un breve periodo di utilizzo degli apparecchi acustici la capacità di sentire di nuovo può venire rifamiliarizzata, non acquistata, e il prezzo che avrà pagato per avere un udito migliore sarà stato il tempo trascorso a fare pratica per trarre soddisfazione e benefici dall’utilizzo di apparecchi acustici.
L’arma vincente per combattere l’isolamento e vivere in armonia è l’ottimismo, ma la scelta di avere un atteggiamento positivo può e deve essere solo sua. Alcune persone chiedono aiuto per il loro problema di udito solo perché spinte dalla famiglia, però la loro determinazione viene meno proprio perché la loro è una scelta condizionata.
Quindi deve chiedersi se è davvero interessato e pronto ad affrontare il periodo di transizione che la porterà ad imparare come sentire meglio e andare verso il terzo passo.