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Suoni…pericolosi

Suoni…pericolosi

Sentire è molto importante nella vita quotidiana, ma molte persone non sono in grado di distinguere le situazioni pericolose per il proprio udito. Un orecchio normoacusico è in grado di sentire le frequenze comprese tra 20 e 20,000 Hz. Tuttavia alcuni suoni possono causare problemi uditivi istantaneamente o dopo un ascolto prolungato.

L’ipoacusia, infatti, può essere provocata da infezioni, invecchiamento fisiologico, ferite e dall’esposizione al rumore. L’ipoacusia da rumore (NIHL) può presentarsi dopo un singolo episodio o dopo una prolungata esposizione al rumore.

Di fatto quello che comunemente chiamiamo inquinamento acustico minaccia il perfetto funzionamento dell’udito, basti pensare a quante volte ci circondano rumori come le sirene dei mezzi di soccorso, i clacson delle auto, le motociclette o gli aerei che sfrecciano, lo scoppio di petardi e così via. Certamente la sensibilità ai rumori varia da persona a persona, ma esiste una soglia di tolleranza valida per tutti oltre la quale si possono avere danni.

Quali suoni danneggiano l’udito?

I suoni vengono misurati in decibel (dB) e la soglia di rischio è intorno agli 80 decibel, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di stare al di sotto dei 65 decibel di giorno e dei 55 di notte. Già a 90 decibel si avverte fastidio e a 120 compare dolore, capogiro, nausea e sordità temporanea. Un rumore molto elevato oltre i 120 decibel può provocare traumi irreversibili per l’orecchio. Inoltre le conseguenze dannose dei rumori si sommano nel tempo, così un suono continuo potrebbe essere dannoso già a partire dagli 80 decibel. Nei bambini, soprattutto nel primo anno di vita, quando lo sviluppo dell’udito è particolarmente delicato, sono da evitare i giochi eccessivamente rumorosi.

Nella coclea, che si trova all’interno dell’orecchio, sono presenti delle piccole cellule ciliate che vibrano e inviano segnali elettrici al nervo acustico, consentendoci di sentire. Differenti gruppi di cellule ciliate interpretano differenti frequenze sonore. Se le cellule ciliate si danneggiano potrebbero esserci problemi di udito. E’ consigliabile perciò tenere il volume basso, viceversa più il volume è alto, minore è il tempo necessario per provocare danni all’udito.

Quali suoni danneggiano l’udito?

Normalmente le conversazioni si aggirano attorno ai 60 dB, insufficienti per causare un danno all’udito. I concerti rock invece hanno una media di 120 dB e potrebbero quindi causare perdite uditive dopo 15 minuti di esposizione. Di seguito alcuni esempi di suoni che possono danneggiare l’udito:

85 – 100 dB (sono sufficienti 6 – 8 ore per danneggiare l’udito)

  • Traffico intenso
  • Condizionatori da finestra (in prossimità)
  • Bar affollato
  • Asciugacapelli
  • Motocicletta
  • Giocattoli rumorosi (vicino all’orecchio)
  • Metropolitana (in transito)
  • Musica riprodotta con volume al massimo

 110 – 180 dB (a seconda dell’intensità, sono sufficienti da 1 a 30 minuti)

  • Concerto rock (vicino alle casse)
  • Tuono
  • Sirena dei veicoli di emergenza
  • Palloncino che scoppia (vicino all’orecchio)
  • Stadio affollato
  • Petardo
  • Airbag
  • Jet che decolla

Il modo più semplice per evitare problemi udito è prestare attenzione al volume del suono, ovunque vi troviate. Ascoltare suoni inferiori a 85 dB può aiutare a preservare l’udito. Se avvertite che un suono è troppo forte, evitate di ascoltarlo a lungo.

 
 
 
 
 
 
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